Napoleone all'Elba

Musei e Ville Napoleoniche


L'Isola d'Elba è stata luogo d'esilio dell'imperatore Napoleone Bonaparte, che vi ha soggiornato dal 3 maggio del 1814 al 26 febbraio del 1815.

Nonostante il soggiorno dell'imperatore sia durato soltanto 10 mesi, ha avuto una grande importanza storica per l'isola tale che, la bandiera elbana, bianca con una banda diagonale rossa e le tre api d'oro, ideata proprio da Napoleone, è in uso ancora oggi.

In quei pochi mesi, Napoleone governò l'isola, senza mai rimanere inoperoso e riattivando commerci e attività estrattive, favorendo lo sviluppo dell'agricoltura e della pesca, commissionando migliorie stradali per facilitare le comunicazioni all'interno dell'isola.

Diverse furono le opere da lui volute, tra le quali figura anche l'Acquedotto Napoleonico, il primo nella storia dell'isola, che è il diretto "antenato" dell'attuale.

Alla breve permanenza dell'imperatore sull'isola però, sono legate innanzitutto le sue due residenze: quella cittadina, la Villa dei Mulini nel centro di Portoferraio e quella di campagna, la Villa di San Martino a pochi chilometri dalla città.

Villa dei Mulini

La Villa dei Mulini era la residenza cittadina dell'imperatore Bonaparte.
Situata tra il Forte Stella e il Forte Falcone, era così chiamata perchè costruita tra due mulini a vento demoliti già precedentemente al suo arrivo.
La casa era stata costruita in origine nel 1724 da Gian Gastone de Medici ed era formata da quattro stanze e abitata dal giardiniere del governatore.
Nel 1801 l'isola era poi caduta in mano francese e la casa era stata raddoppiata di superficie perchè adibita a locali militari.

Infine nel 1814, con l'arrivo del deposto imperatore Bonaparte, per suo volere, la villa fu innalzata di un piano e fu commissionata la ristrutturazione all'architetto Bargigli.
I lavori dell'architetto consistettero nella demolizione di alcuni edifici militari presenti per realizzare un grazioso giardino all'italiana, nell'edificazione di un salone delle feste al piano nobile, nella ristrutturazione dell'attiguo teatro e nella trasformazione in scuderia dell'ex carcere.

Come per la ristrutturazione, Napoleone non badò a spese per la decorazione e per l'arredamento della piccola reggia: infatti, essa fu adornata dal pittore ufficiale della corte elbana, il piemontese Antonio Vincenzo Revelli, e ammobiliata con ricercatezza e eleganza.

Purtroppo, a seguito dell'esperienza dei "Cento Giorni" e della definitiva sconfitta dell'imperatore Bonaparte, l'arredamento fu venduto e quindi oggi, non tutti i mobili sono di epoca napoleonica.

Oggi la palazzina dei Mulini è articolata su due piani: al pianterreno si trova l'appartamento dell'imperatore, costituito dall'ingresso, dal Salone degli ufficiali, dall'ampio salone che si affaccia sul giardino (la cosiddetta Galleria), dalla biblioteca che lo stesso Napoleone fece fornire di oltre 2000 volumi, dalla camera da letto, dall'anticamera e dal guardaroba destinato ai valletti che provvedevano alle necessità dell'imperatore.

Al piano superiore, il vestibolo doveva essere destinato alla consorte di Napoleone, l'imperatrice Maria Luigia d'Austria, invece fu abitato per un certo periodo dalla sorella di Bonaparte, Paolina Borghese. Il piano è completato dall'arioso Salone delle Feste, affacciato sul giardino e dalle stanze della sorella Paolina, lo studio, il boudoir e il salotto.

La villa può godere infine, dello splendido Giardino della Palazzina affacciato sulle scogliere nord di Portoferraio, dal quale Napoleone amava osservare il panorama e dal quale poteva scendere fino alla spiaggia de Le Viste per rinfrescarsi.

Giorni, orari di apertura e modalità di visita:
Ingresso limitato a 20 persone per volta, con prenotazione obbligatoria da effettuare almeno un giorno prima.
I turni di visita durano 50 minuti.
Lunedì e giovedì => orario di apertura dalle 14.00 alle 18:00.
Martedì, mercoledì e venerdì => orario di apertura dalle 09:00 alle 13:00.
Chiuso sabato e domenica.

Villa di San Martino

La Villa di San Martino era la residenza estiva di Napoleone e si trova in campagna, a pochi chilometri da Portoferraio, a soli 3 km dalla. Come la Villa dei Mulini, anche quella di San Martino era un edificio preesistente che venne riadattato e decorato da alcuni artisti alle dipendenze dell'imperatore, gli stessi che avevano lavorato alla Villa dei Mulini, cioè il pittore Antonio Revelli e l'architetto Paolo Bargigli.

La Villa vera e propria è di piccole dimensioni e non deve essere confusa con la maestosa struttura neoclassica sottostante, la Galleria Demidoff, che fu realizzata pochi decenni dopo il soggiorno di Bonaparte da un suo cugino, il conte Demidoff appunto, proprio per raccogliere i cimeli napoleonici.

La scelta della Villa di San Martino aveva anche una motivazione strategica poichè dalla sua terrazza Napoleone poteva osservare la rada di Portoferraio e quindi tutte le navi in arrivo.

Le sale più particolari sono sicuramente la Sala Egizia, che fu affrescata con riferimenti alla campagna militare condotta dallo stesso generale Bonaparte nel 1798, e la Sala delle Colombe, caratterizzata dai due uccelli in volo che tengono col becco un nastro annodato, simboleggiante l'amore di Napoleone per la moglie Maria Luisa d'Austria. Entrambe le sale furono affrescate dal Revelli.

Orario estivo, aperture e modalità di prenotazioni:
le visite sono consentite solo su prenotazione telefonica effettuate almeno un giorno prima e sono limitate a 24 persone alla volta.
Martedì, giovedì, sabato e domenica => orario di apertura dalle 09:00 alle 13:00.
Mercoledì e venerdì => orario di apertura dalle 14.00 alle 18:30.
Lunedì => chiuso.

Altri Musei Napoleonici

Oltre alla già citata Galleria Demidoff, un altro Museo napoleonico si trova nella Chiesa della Misericordia di Portoferraio, dove sono tenuti i calchi della mano e del volto dell'imperatore francese.

Un altro luogo legato a Napoleone è l'eremo vicino al Santuario della Madonna del Monte sul Monte Capanne, cima sulla quale il generale amava recarsi per godere della vista della sua Corsica.